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EPILOGUE
Rose guarda tutti e due con aria afflitta. La sua mano trema, mentre la vita di Emily si è spenta in pochi attimi ai loro piedi. Presto si rianimerà, ma non è quello, per il momento, il problema.
Rose ha capito. Rose sa che Jeffrey è un mostro. Sa che anche questa è una cocente, terribile delusione che scava ancora un altro solco nel suo animo sanguinante. Fidarsi di Ryan non è facile, non lo conosce troppo bene, ma sa cosa sente e la cosa la terrorizza.
Sa che potrebbero vivere insieme. Sa che è già andata oltre molti confini umanamente accettabili e che potrebbe prendere in considerazione di averlo come sposo. Come sanguinario convivente. Sarebbero forti, invincibili, anche contro le emozioni che la stanno lacerando.
Ryan deve solo sperare. Come Jeffrey. Perchè tutto sta in quel dito sbiancato e quelle nocche ossute, che premono timidamente il grilletto e stringono vigorosamente l'impugnatura di quellla pistola.
Emily è solo una pedina, una tappezzeria, proprio come si è sentita per tutta la vita e presto sarà un'ombra fra le altre. Ryan è uno sbirro buono, che sta perdendo ogni briciola di speranza, via via che si avvicina a Washington.
Jeffrey è un mostro, nascosto sotto un velo di buone maniere e una maschera di intelligenza. Ma è anche un presuntuoso.
E' lui, a premere il grilletto. La sua ascia si trova a portata di mano. L'aveva preparata apposta per uccidere Ryan, che mentre si volta per un'ultima volta verso di lui, fa scattare quella molla dentro al killer, che sa di stare sul rasoio più di Ryan, in fondo.
Il killer, che spera di avere in pugno Rose. Ma è Rose avere in pugno la pistola. E lui.
Jeffrey scatta facendo vibrare l'accetta nell'aria, verso la testa di Ryan, ma il colpo assordante che lo anticipa, gli fa saltare il braccio di lato. L'ascia cade e Ryan rimane per un attimo basito. Immobile.
AH! ROSE!.. ahia.. per.. perchè? Lui è..
ZITTO! TI-HO-DETTO.. zitto.. la furia di Rose esplode solo per un secondo, poi cala, annacquata fra le lacrime che la squassano
Fuori.. muove la testa in direzione della porta, rivolta a Ryan, che non capisce subito
fuori.. ora.. stavolta fissa gli occhi in quelli del poliziotto, che rimane sempre un poliziotto.
No Rose.. non così.. Non dobbiamo..
Ma Rose scatta infuriata e gli punta la pistola alla testa, senza dire altro se non sbuffare di rabbia.
Alchè Ryan alza le mani e guarda per un ultima volta il dolorante Jeffrey. Più piccolo e meno sicuro di prima. Non gli dice niente, perchè sanno entrambi cosa pensa l'uno dell'altro. Uno lo odia, l'altro lo vorrebbe punire.
Rose muove la pistola e Ryan decide finalmente di andarsene. Schiva Rose e guarda Emily con orrore. Poi esce e prima di varcare la soglia, le dice
Non devi farlo. Lo sai.
Ma Rose lo guarda di sbieco e non risponde. Quando Ryan scompare oltre la soglia, con la porta scardinata, lei torna a Jeffrey.
Potevi dirmelo. Potevamo parlarne. Avremmo potuto.. ma anche Rose sa che non è possibile.
Jeffrey la guarda con occhi da cerbiatto, ma sotto sotto vuole ucciderla. Sa che è una minaccia. Lo sanno entrambi come andrà a finire. Solo che nessuno dei due sa ancora come.
Ha ragione lui.. non devi farlo. Possiamo parlarne. Emily ha fatto da sola, puoi vederlo anche tu.. non so cosa ste.. ma Rose alza la pistola verso il suo stomaco. Non alto, ma sufficiente per colpirlo.
Era disperata. Le hai tolto anche l'ultimo briciolo di speranza. Sei la prova che ci meritiamo tutto questo..
RO..
BANG!
Il colpo prende Jeffrey all'altezza del ginocchio, strappandogli un grido di dolore atroce. E' inerme ormai e preda degli spasmi. QUando si riprende un pochino, Rose parla di nuovo. Ryan, nel mentre, si affaccia alla porta..
Adesso proverai quello che hanno provato in molti. Quello che hanno provato le tue vittime. Marcisci all'inferno..
Rose si volta e guarda Emily, prendendo a piangere. La ragazza si scuote un attimo, poi muove un dito. Una mano. Gli occhi si aprono e sono vitrei, bianchi, mollicci.
Un suono gutturale, brutto e del tutto fuori luogo per quella che un tempo era un amore di ragazza, esce a gelare tutti quanti.
Jeffrey capisce.
Ryan pure.
Andiamo.. dice gelida rose verso Ryan, che tituba vistosamente nel lasciare che quell'orrore accada. Poi guarda Jeffrey verrai giudicato altrove..
Poi segue Rose nel corridoio.
Le smorfie di dolore di Jeffrey sono inizialmente legate alla ferita al ginocchio e al braccio.
La voce gutturale e mostruosa di Emily si fa famelica.
Jeffrey grida ROOOOSE!! TI AMO!! SALVAMI!!
Rose cammina più spedita e Ryan si volta un attimo.
ROOOSEEE! ROOOOs..AAAAHH!! il grido è cambiato.
Diverso. Pieno di terrore.
Un "crunch" strano è l'unica nota stonata, in quel coro di grida doloranti che Jeffrey emette, prima che non possa più essere udito da Rose e Ryan.
Che se ne vanno via. Soli. Disperati. Verso chissà dove.
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The Manhunter |
